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Benvenuti and Welcome!

Hi everyone, and welcome to my bi-lingual English Italian blog! Here you will find every post written firstly in English and then (badly!) in Italian. I welcome all your suggestions, comments, emails and (above all) your corrections!

Ciao a tutti, e benvenuti al mio blog inglese italiano! Qui troverete ogni post scritto in inglese, poi in italiano (malissimo!).  Accolgo tutti i vostri suggerimenti, commenti, email e (soprattutto) le vostre correzioni! 

giovedì 26 novembre 2009

Audiolibri Italiani and English Audiobooks

Please excuse my prolonged absence…I’ve been very busy at work, and my husband and I are also renovating our house. I haven’t had the free time to update this blog, nor to speak to my Italian friends. I haven’t spoken Italian for over a year, let alone visited Italy, and as a consequence my Italian is really rusty…

I haven’t abandoned my Italian totally, however. I’m able to listen to the radio and to Italian audiobooks whilst I’m driving, and so I try to listen to some Italian every day. Compared with English, there aren’t many Italian audiobooks yet and it can be a little difficult to find them, and they’re also quite expensive. However, through iTunes I’ve managed to find some good books at lower prices, for example:

  • La Luna di Carta by Andrea Camilleri for £10.95 (5 hrs 50 mins)
  • Dracula by Bram Stoker for £6.95 (2 hrs 59 mins)....fantastic!
  • The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde by Robert Louis Stevenson for £6.95 (2 hrs 4 mins)
  • Twenty Thousand Leagues Under the Sea by Jules Verne for £8.95 (7 hrs 30 mins)
  • Treasure Island by Robert Louis Stevenson for £14.95 (7 hrs 32 mins)
  • Gulliver’s Travels by Jonathan Swift for £8.95 (10 hrs 12 mins)
  • Wuthering Heights by Emily Bronte for £8.95 (14 hrs 22 mins)...and for bargain hunters:
  • The Pickwick Papers (unabridged) by Charles Dickens for £2.95 (39 hrs 18 mins)!

In my opinion, the latter is a rather difficult and boring book to read in its original English, let alone in Italian…but as a source of almost forty hours of Italian for only £2.95 it’s a real bargain, despite the narrator’s rather annoying voice!

How lucky you Italians are! There are thousands of English audiobooks, and many of them are available for free on the internet. You can download them via iTunes (for example, all the Librivox podcasts), and listen to them for hours and hours…and there are also sites like Audible.co.uk, with lots of new and popular titles. I’m a little jealous…

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Scusatemi la mia assenza protratta...sono stata molto impegnata a lavoro, ed anche io e mio marito stiamo ristrutturando la casa. Non ho avuto il tempo libero né per aggiornare questo blog, né per parlare con i miei amici italiani. Non ho parlato italiano da più di un anno, figuriamoci fatta una visita in Italia, e di conseguenza il mio italiano è molto arrugginito...

Non ho abbandonato il mio italiano totalmente, però. Posso ascoltare la radio quando sto guidando, e anche i audiolibri italiani, e così provo a sentire un po' della lingua ogni giorno. Diversamenta da Inglese, finora non ci sono molti audiolibri italiani, ed è un po' difficile trovarli...e sono abbastanza cari. Però, sul sito iTunes ho trovato qualche buon libro a un basso prezzo...per esempio:

  • La Luna Di Carta di Andrea Camilleri per £10.95 (5 ore, 50 min)
  • Dracula di Bram Stoker per £6.95 (2 ore, 59 min)....fantastico!
  • Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde di Robert Louis Stevenson per £6.95 (2 ore 4 min)
  • Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne per £8.95 (7 ore, 30 min)
  • L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson per £14.95 (7 ore 32 min)
  • I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift per £8.95 (10 ore 12 min)
  • Cime tempestoso di Emily Bronte per £8.95 (14 ore 22 min)...ed per i cacciatori di offerte:
  • Il circolo Pickwick (testo completo) di Charles Dickens per £2.95 (39 ore 18 min)!

Secondo me, l'ultimo è un libro piuttosto difficile e noioso in inglese, figuriamoci in italiano...ma come un fonte di quasi quarante ore d'italiano per solo £2.95 è un vero affare, sebbene la voce della narratrice sia un po' irritante!

Come sieti fortunati, voi italiani! Ci sono migliaia di audiolibri inglesi, di cui molti sono gratis sul internet. Potete scaricarli via iTunes (per esempio tutti i podcast di Librivox) ed ascoltarli per ore e ore...e ci sono anche sitiweb come Audible.co.uk, con molti titoli nuovi e popolari. Sono un po' invidiosa....



sabato 17 ottobre 2009

The Perils of Poor Subtitles!



This is the funniest video I've ever seen!

Questo è il video più divertente che abbia mai visto!

mercoledì 28 gennaio 2009

Quo Vadis, Baby

When I first started reading Italian books a year or so ago, I set the bar way too high for myself. I figured I should be reading stuff like Dante’s Inferno or Boccaccio’s The Decameron, and it took me a while (and a fair share of demoralisation) to realise that that this was far too challenging a task for a beginner.

So, I set my sights a little lower, and started reading less challenging material, and that’s when I stumbled across Italian crime novels.

In England and America it’s customary for highbrows to turn their noses up at so-called ‘genre’ novels, i.e. those novels that can be slotted into a specific category such as thriller, sci-fi, horror, romance, crime, western, legal, historical and erotica.

Certainly, when I was an English undergraduate twenty years ago, we rarefied students never sullied our fingers by turning the pages of anything other than a timeless classic of English, American or European literature such as War and Peace or Great Expectations, or the modern ‘literary novel’ equivalent written by a lion of contemporary literature such as Salman Rushdie or JM Coetzee.

However, for language students there’s a lot to be said for reading genre novels to develop a familiarity for your target language. For starters, genre novels (especially those in the thriller, horror and crime genres) tend to use language that is more contemporary, accessible and colloquial than classic or literary novels, so readers run less risk of learning outdated and obsolete words and expressions. Also, given that prolific genre authors often publish a new novel every year or 18 months, their novels tend to be rooted in the here-and-now, with topical plot lines adding colour and verisimilitude to the work. This immediacy is fascinating for the foreign reader.

And this brings me to Quo Vadis, Baby by Grazia Verasani, which I finished reading this morning. This novel is a perfect example of what I’m talking about above. The language is accessible, the plot is intriguing, and the characters do normal, everyday things like smoke, drink, make love, fight, get drunk, fall down, cook dinner for their friends and argue with their parents. In a nutshell, the book was a joy to read from the first word to the last and I heartily recommend it to students of Italian everywhere! I’ve just bought another of Verasani’s books, called ‘Tutto Il Freddi Che Ho Preso’, and I can’t wait to start reading it!

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Quando ho cominciato a leggere i libri italiani un anno fa, ho chiesto troppo di me stessa. Ho pensato che dovrei leggere i libri come Purgatorio di Dante o Il Decameron di Boccaccio, e ha voluto un po’ di tempo (e un sacco di demoralizzazione) di rendermi conto che questo fosse un compito troppo difficile per una principiante.

Quindo, ho ridotto le mie aspettative, e ho cominciato a leggere il materiale meno ambizioso, ed a questo punto mi sono imbattuta nei gialli italiani.

In Inghileterra e negli Stati Uniti, è consuetudine per gli intellettuali di sdegnano i cosiddetto ‘romanzi a tema’, cioè quei romanzi che possono essere inclusi nell’una categoria discreta come thriller, fantascienza, orrore, romanzi rosa, gialli, western, legale, storico e erotica.

Certamente, quando ero una studentessa universitaria venti anni fa, noi studenti rerefatti non infangavamo mai le dita girare le pagine dei libri che non sono stati classici eterni delle letterature Inglese, Americana e Europea come ‘Guerra e Pace’ o Grandi Speranzi’, o invece l’equivalente moderno di uno scrittore di grande reputazione come Salman Rushdie o JM Coetzee.

Comunque, per gli studenti delle lingue, i libri a tema hanno un buon vantaggio, perché aiutono i lettori di sviluppare una familiarità per la lingua d’arrivo. Tanto per cominciare, i romanzi a tema (soprattutto quei della categorie thriller, orrore e crime) tendono a usare un linguaggio più contemporaneo, avvicinibile e colloquiale che i classici o i libri letterari, e quindi è meno probabile che i lettori imparino le parole e le espressioni obsolete. Anche, dato che spesso gli scrittori a tema pubblichino un nuovo romanzo ogni anno o diciotto mesi, i loro libri tendono essere radicati nel presente, con le trame d’attualità che aggiungiono colore e verosimiglianza al libro. Questa immediatezza è molto affascinante per un lettore straniero.

E questo mi porta al libro ‘Quo Vadis, Baby’ di Grazia Verasani, che ho finito stammatina. Questo romanzo è un esempio perfetto delle cose di cui ho parlato qui sopra. Il linguaggio è avvicinibile, la trama è intrigante, ed i personnaggi facciono le cose normali, come fumare, bere, fare l’amore, lottare, ubriacarsi, cadere, cucinare la cena per gli amici e littigare con i suoi. In parole povere, questo libro era una fonte di gioia dalla prima all’ultima parola, e lo raccomando a tutti gli studenti d’italiano! Ho appena comprato un altro libro di Verasani che si chiama ‘Tutto Il Freddi Che Ho Preso’, e non vedo l’ora di leggerlo!

domenica 25 gennaio 2009

Total Immersion / Immersione totale

I’m lucky enough to visit Italy at least 2 or 3 times a year, for up to 14 days at time, but this is still not the same as actually living there and immersing myself in the language and culture.

However, even in England I try to immerse myself in Italian as much as I can. I listen to Italian radio podcasts on my iPod, I read online Italian newspapers, I read Italian blogs and Italian novels and – whenever it’s possible – I change all my user interfaces to Italian.

What do I mean by ‘change my user interfaces’? Well, I mean that I change the language settings of things like my mobile phone, by iPod, my DVD player and my Sky receiver from English to Italian, so that all of the menus, functions, alerts, commands and notices are in Italian rather than in my native tongue. This gets me used to Italian words for things that I see everyday in English, such as settings (impostazioni), friends (amici), check mail (controlla la posta), edit (modifica), subscribe/join (iscriviti), search (ricerca), insert password (inserisci il codice), try again (riprova), invalid code (codice non valido), photos (immagini), calculator (calcolatrice), contacts (contatti), reset (ripristina) etc etc.

It’s amazing how seeing these words every day makes you remember them without any effort, almost by a sort of osmosis.

This option is also available in many of the social networking websites such as Facebook, Myspace, YouTube, Google, GoogleReader, iTalki, Word Reference, Shared Talk etc, so that all of the administrative functions and welcome messages etc. can be switched from English to Italian.

Using Shared Talk as an example, the welcome message to new members in English is as follows:

Shared Talk is a community of people from all around the world and is dedicated to language exchange and language learning. We are working to provide you with the best tools that can easily help you learn and practice foreign languages. Shared Talk is willing to offer help and tools to learn and practice foreign languages. It is mainly based on language exchange and is founded on its community. People in the community want to learn foreign languages and share their knowledge of their native language.

This same message, when using the Italian interface, reads:
Shared Talk è una community di utenti di tutto il mondo dedicata allo scambio linguistico e all’apprendimento delle lingue il cui impegno è fornire le risorse migliori per l’apprendimento e la pratica delle lingue straniere in modo facile. Shared Talk desidera offrire aiuto e risorse per l’apprendimento e la pratica delle lingue straniere, si basa fondamentalmente sullo scambio linguistico e si fondo sulla sua community, Gli utenti della community desiderano imparare nuove lingue e condividere la propria conoscenza della rispettiva madrelingua.

Pretty neat, huh?

So what else do I do to introduce as much Italian as possible into my daily life?

Well, I’m not sure that this is the same in every country, but certainly in England if you buy any electrical or electronic item it arrives accompanied by an instruction booklet about 100 pages thick, of which only 2 pages are written in English, and all the rest are in every language under the sun, from Arabic to Yiddish. Before I started learning Italian I’d automatically read the English pages, but now I immediately turn to the Italian pages and see whether I can understand everything in Italian first, before I then turn to my native language to check my understanding.

In fact, if there’s Italian writing anywhere on the packaging of anything I buy, I read that first, and only turn to the English version to clarify my comprehension.

And good quality English language Italian cookbooks can also be a treasure trove of Italian culinary expressions, food related words etc…even if the recipe is written completely in English, often at least the title of the dish is written in both English and Italian…absorbing these can be a great help when ordering from an Italian menu when you’re actually in Italy….

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Sono abbastanza fortunata di fare almeno due, tre visità in Italia ogni anno, per forse quattordici giorni alla volta, ma questo non è la stessa cosa come vivere nel paese, e immergermi nella lingua e nella cultura.

Comunque, anche in Inghilterra provo ad immergermi in Italiano il più possibile. Ascolto la radio italiano sulla mio iPod, leggo i giornali italiani sulla rete, leggo i blog ed i romanzi italiani e – dovunque sia possibile – cambio tutte le mie interfaccie di utente nel italiano.

Cosa significa ‘cambio le mie interfaccie di utente’? Be’, voglio dire che cambio le impostazioni linguistiche delle cose come il mio cellulare, il iPod, il DVD player ed il ricevitore Sky dal inglese in italiano, così che tutti i menu, le funzioni, i segnali d’allarme, i comandi, e gli avvisi sono in italiano piuttosto che nella mia propria lingua. Questo mi fa ferrata con le parole italiane per le cose che visto ogni giorno in inglese, come settings (impostazioni), friends (amici), check mail (controlla la posta), edit (modifica), subscribe/join (iscriviti), search (ricerca), insert password (inserisci il codice), try again (riprova), invalid code (codice non valido), photos (immagini), calculator (calcolatrice), contacts (contatti), reset (ripristina) ecc ecc.

È sorprendente che semplicemente vedere queste parole ogni giorno mi fa ricordarle senza sforzo, quasi per osmosi.

Questa facilità è anche disponibile in molti siti per interazione sociale come Facebook, Myspace, YouTube, Google, GoogleReader, iTalki, Word Reference, Shared Talk ecc., dove è possibile cambiare tutte le funzioni amministrative ed i messaggi di benvenuto dal inglese in italiano.

Usando Shared Talk come un esempio, il messaggio di benvenuto in inglese per nuovi utenti è come segue:

Shared Talk is a community of people from all around the world and is dedicated to language exchange and language learning. We are working to provide you with the best tools that can easily help you learn and practice foreign languages. Shared Talk is willing to offer help and tools to learn and practice foreign languages. It is mainly based on language exchange and is founded on its community. People in the community want to learn foreign languages and share their knowledge of their native language.

Il stesso messaggio, quando si usa l’interfaccia italiana, è:
Shared Talk è una community di utenti di tutto il mondo dedicata allo scambio linguistico e all’apprendimento delle lingue il cui impegno è fornire le risorse migliori per l’apprendimento e la pratica delle lingue straniere in modo facile. Shared Talk desidera offrire aiuto e risorse per l’apprendimento e la pratica delle lingue straniere, si basa fondamentalmente sullo scambio linguistico e si fondo sulla sua community, Gli utenti della community desiderano imparare nuove lingue e condividere la propria conoscenza della rispettiva madrelingua.

Fantastico, no?

Allora, faccio qualcos’altra per introdurre italiano il più possibile nella mia vita quotidiana?

Be’, non sono sicura che ogni paese è lo stesso, ma certamente in Inghilterra se si compra qualche prodotto elettrico o elettronico, arriva con un opuscolo di istruzioni di quasi cento pagine, di cui solo due sono scritte in inglese, ed il resto è scritto in ogni lingua sotto il sole, da arabo a Yiddish. Prima di iniziare i miei studi d’italiano, leggevo automaticamente le pagine inglesi, ma adesso leggo subito le pagine italiane per scoprire se posso capire tutto, prima di controllare la mia comprensione con la mia lingua nativa.

Infatti, se c’è un po’ di scritta italiana sulla confezione di qualsiasi cosa che compro, la leggo primo, e mi giro alla versione inglese per chiarire la mia comprensione.

E per finire, un libro di cucina italiana scritto in inglese può essere una cassa del tesoro delle espressioni italiane culinarie, le parole collegate al cibo ecc ecc. Nonostante che le ricette siano scritte totalmente in inglese, spesso almeno i titoli siano scritti in inglese ed italiano. E questi possono essere molto utili quando si trova in un ristorante in Italia….

giovedì 22 gennaio 2009

Random ramblings about Italian films and books

Hi everyone. This is a photo of my Italian DVD collection...

And this is a photo of my collection of Italian books...


Given that it takes me around 2 weeks to read each book, I think I've practically enough material to last me a year! I've bought all of my DVDs from the Italian section at Amazon.co.uk, where there's a pretty good choice at decent prices, and I buy all of my books either in person when I go to Rome (I have very heavy hand luggage!) or through IBS.it, where the quality of service and delivery to England is always wonderful.

It IS possible to watch Italian films free on the internet if you go to Videogratis.com, but you need a high speed broadband connection to make it worthwhile. Otherwise, you're better off going to your local library and renting Italian DVDs, or saving your pennies and starting your own collection.

My local art house cinema shows the occasional Italian film too, and in the past year I've seen Gomorrah, Quiet Chaos and The Bicycle Thieves there, and I'm looking forward to seeing Paolo Sorrentino's Il Divo later this month. Sorrentino is my favourite Italian director (so far!) and his Consequences of Love is my favourite film (also so far). Italian cinema (at least the little of it that I've seen) is much more visual, thoughtful and multi-layered than the usual mainstream Hollywood fare, and I'm looking forward to deepening my acquaintance with it!

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Dato che a me ci voglia due settimane per leggere un libro, credo che io abbia materiale sufficiente per un anno! Ho comprato tutti i DVD dalla sezione italiana a Amazon.co.uk, dove c'è un buon assortimento a prezzi ragionevoli, e compro tutti i miei libri o di persona quando sono a Roma (ho bagaglio a mano molto peso!) o alla libreria IBS.it, dove il servizio e la distribuzione nell'Inghilterra sono sempre di ottima qualità.

Certamente è possibile guardare i film italiani sul internet, se andate al sito Videogratis.com, ma non vale la pena se non avete una connessione a banda larga. Altrimenti, è meglio andare alla biblioteca e prendere in prestito i dvd italiani, o risparmiare i soldi per iniziare la propria collezione.

Ogni tanto il mio cinema d'arte di zona mette in sceno un film italiano, e durante l'anno scorso ho visto Gomorra, Caos Calmo e Ladri di Biciclette, e sto in attesa di guardare Il Divo di Paolo Sorrentino tra poco. Sorrentino è la mia registra preferita (fino ad adesso!), ed il suo Le Conseguenze dell'Amore è il mio film preferito (anche fino ad adesso!). Secondo me, il cinema italiano è più visivo, riflessivo ed in grado di comunicare su più livelli che il cinema di Hollywood, e non vedo l'ora di approfondirne la mia conoscenza.

venerdì 16 gennaio 2009

English and Italian Idioms - I modi di dire inglesi e italiani

I received some bad news earlier this week, which may mean that I have less time available to update this blog. In order to gain something positive from the situation, I thought I'd explain it using as many English idioms as possible, and then see whether, when completing the translation, I can find an equivalent Italian idiom. It will be interesting to see whether I can recreate in Italian the colourful vibrancy that the idioms lend to the English original. I'll highlight the idioms in bold so that you can spot them easily

OK, I'll stop beating around the bush and cut to the chase. My mum was diagnosed with bowel cancer a while ago, and now she must have an operation to remove a large part of her intestines. At 80 years old she's no spring chicken, so I'm tearing my hair out with worry about her, and keeping my fingers crossed that things will come up roses. Though she's a bit long in the tooth she's also as tough as old boots, and she won't throw in the towel without a fight. She said that she has no intention of popping her clogs any time soon, and in no time she'll be as right as rain and as fit as a fiddle. Though she may feel like death warmed up for the first couple of days after the surgery, she'll soon be fighting fit again and champing at the bit to get home.

My dad has put on a brave face and is trying to look on the bright side. He says a few days in hospital will finally stop mum from rushing around like a headless chicken and force her to look after number one for a change. But we all know that getting mum to slow down will be easier said than done, because a leopard can't change its spots. Mum's old school. She believes that the devil makes work for idle hands, so she's always on the go. I hope she takes plenty of rest to recover her strength, but you can't teach an old dog new tricks, and trying to change her now will be like flogging a dead horse or talking to a brick wall. It goes against the grain for her to rest, so I guess dad and I will just have to bite our tongues and hope for the best.

Luckily my husband and I upped sticks and moved closer to my parents just before Christmas, so at least we'll be on the doorstep and able to lend a helping hand, if the going gets tough. I know that worrying is as much use as a chocolate teapot so I'm trying to be positive and keep a stiff upper lip...but it's not easy!

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All'inizio della settimana ho ricevuto un po' di cattive notizie, le quali potrebbero significare che in futuro avrò meno tempo per aggiornare il blog. Per ottenere qualcosa di positivo dalla situazione, ho pensato di raccontare quello che è successo in questo post, usando tanti modi di dire inglesi come è possibile, e poi scoprire se quando faccio la traduzione, posso trovare l'equivalente modo di dire italiano. Sarà interessante per me scoprire se posso ricreare in italiano la stessa risonanza colorita che i modi di dire inglesi danno alla versione inglese. Evidenzio in grassetto i modi di dire per permettervi di trovarli facilmente.

Va bene, smetto di fare un giro di parole e vado al dunque. Un po' di tempo fa, a mia madre è stato diagnosticato un cancro all' intestino, ed ora deve operarsi per togliere un grande quantità di viscere. Lei ha ottanta anni e comunque non è più tanto giovane, quindi mi sto strappando i capelli per la preoccupazione, e tocco ferro che le cose riescano nel migliore dei modi. Sebbene lei sia un po' attempata, è anche dura come una suola di scarpa, e non getterà la spugna senza lottare. Ha detto che non ha nessuna intenzione di tirare le cuoia, e tra poco si sentirà in forma di nuovo, e starà mordendo il freno per tornare a casa.

Mio padre mostra un sorriso impavido e sta provando a vedere il lato positivo della situazione. Mi dice che qualche giorno in ospedale la fermeranno dal correre come un gallina senza testa e la costringeranno a prendersi cura di se stessa tanto per cambiare. Ma riconosciamo che costringerela a rallentare è una cosa più facile a dirsi che a farsi, perché il lupo cambia il pelo ma non il vizio. Mia mamma è di vecchio stampo. Crede che l'ozio sia il padre di tutti i vizi, quindi lei non si ferma mai. Spero che si riposi per ricuperare le forze, ma asini vecchi non apprendono latino. Tentando di cambiarla adesso non sarà altro che un spreco d'energia, e come battere la testa contro un muro. Riposarsi è contrario alle sue reazione istintive, quindi credo che mio padre ed io dobbiamo morderci la lingua e sperare per il meglio.

Per fortuna mio marito ed io ci siamo trasferiti più vicini ai miei un po' prima di natale, comunque saremo almeno proprio sotto casa per aiutarli se le cose diventeranno difficili. So che la preoccupazione è così inutile come una teiera fatta di cioccolato, quindi sto provando ad essere positiva e tener duro…ma non è facile!

sabato 10 gennaio 2009

I'm Not Scared!

Hi, just a short post to tell students of Italian living in the UK that Film4 is showing the film I'm Not Scared (Io Non Ho Paura) on Saturday 17th January at 1.45am. This is a great modern film (my husband bought me the DVD for Christmas!) with dialogue that is relatively easy to follow (though Film 4 will obviously include Italian subtitles). One to enjoy!

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Ciao, ecco un breve post per far sapere agli studenti d'italiano che abitono in inghilterra che Film4 manda in onda il film Io Non Ho Paura il sabato 17 gennaio alle due meno un quarto. Questo film è moderno e splendido (per caso mio marito melo ha regolato per natale!) con un dialogo abbastanza facile per noi studenti di capire (benché sul Film4 i sottotitoli in inglese siano presenti). Divertitevi!

Back to the drawing board!

My husband’s dad died on Thursday, so yesterday evening we went to his favourite restaurant to celebrate his life and to have a little wake in his honour. The restaurant is a tiny Italian trattoria, and I thought that maybe while we were dining I’d have the chance to practice my Italian a little…but actually it wasn’t as easy as I hoped!

I haven’t spoken a single word of Italian for almost 5 months, and the sentences seemed strange in my mouth. Although I received lots of compliments on my accent and my fluency from the waiters, I felt embarrassed and inarticulate the whole time that I was speaking. Desite being able to understand everything that was said to me, I felt totally uncomfortable.

Even when I used to speak regularly in Italian (every day for a year, on Skype) it was always difficult for me. I’m quite a shy woman and I invariably get tongue-tied when I’m nervous or uncomfortable. This sheds some light on why I was so relieved when I read that in language learning it’s initially more beneficial to listen and read (to improve vocabulary) rather than to speak and write (i.e. it’s better to concentrate on inputs rather than outputs).

Certainly there appears to be some truth in this, as it's essential to acquire the ability to understand the spoken language, and this comes predominantly from having encountered the words previously. But the ability to communicate one’s own ideas is also important. I’m not sure now that I made the right decision when I decided to quit speaking completely for a while.

It’s always difficult to decide the best way to learn a language. I have very little spare time, so I need to use what little I have in the most effective way possible. I guess I’ll have to have a re-think and find a more balanced way to move forwards. We have an expression for this in English – it’s called “going back to the drawing board”, and we use this idiom when we want to express our belief that we’ve set off on a wrong path, and need to regroup and reassess how to progress. So it’s back to the drawing board for me, and I hope I make better decisions in future!

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Il papà di mio marito è morto giovedì, e quindi ieri sera siamo andati al suo ristorante preferito per festeggiare la sua vita e per fare una piccola veglia funebre per lui. Il ristorante è una piccolissima trattoria italiana, e ho pensato che mi desse un'opportunità di praticare il mio italiano …ma in realtà non è stato così facile!

Non ho parlato nemmeno una parola in italiano per quasi cinque mesi, e le frasi mi sono sembrate strane in bocca. Mentre parlavo, mi sentivo imbarazzata e inarticolata, nononstante i complimenti che ho ricevuto dai camerieri per il mio accento e la mia competenza. Non mi sono sentita affatto a mio agio, sebbene fossi in grado di capire tutto.

Anche quando parlavo regolarmente in italiano (ogni giorno per più di un anno, su Skype) mi era sempre difficile. Sono una donna piuttosto timida, e mi ammutolisco quando sono nervosa o scomoda. Ciò spiega perché ero così sollevata quando ho letto che per imparare una lingua, all'inizio è conveniente ascoltare e leggere (per aumentare il proprio vocabolario) piuttosto che parlare o scrivere, (cioè: concentrarsi sull'alimentazione non sulla produzione).

Senza dubbio questo consiglio ha un po’ di senso, perché è indispensabile acquisire l'abilità di capire la lingua parlata, e questo deriva soprattutto dall' aver precedentemente incontrato le parole. Ma, la capacità di esprimere le proprie idee è anche importante. Ora, non sono sicura se avevo ragione di smettere di parlare totalmente.

È sempre difficile decidere il modo migliore di imparare una lingua. Non ho molto tempo libero, e devo usare il tempo in modo efficace. Forse devo riesaminare la situazione, e trovare un modo più equilibrato per andare avanti. Noi inglesi abbiamo un modo di dire per esprimere questo, che è ‘going back to the drawing board’ (rifare tutto da capo). Usarlo per esprimere la nostra convinzione che siamo fuori strada, e ci dobbiamo riorganizzare di nuovo . Devo fare così, e spero che io faccia decisioni migliori in futuro!

mercoledì 7 gennaio 2009

Using Google to help with language learning

Do you use Google to help you with your language studies?

I do, and it can be really useful in many different language scenarios.

What do I mean by 'using Google?' Well, if I'm writing a post and I don't know how to construct my sentence properly, I often enter it into the Google.it search engine and count the number of results that appear on the screen. Then I do the same thing with an alternative sentence, and see how many hits I get with the second phrase. Usually I go with the numbers, and use the construction that has the highest number of hits.

I'll use an example to illustrate. If I type the phrase 'Devo provare di' into Google.it it brings up 2,600,000 results, but if I type the phrase 'Devo provare a' there are 6,600,000 results, which suggests that the correct preposition to use with the verb 'provare' is A.

Of course, as with any popular tool, it must be used with caution. If you go to Google.com and type 'If I were rich I'd be a lot happier' you get 182,000 results, but this figure leaps to 951,000 results if you type 'If I WAS rich I'd be a lot happier'. Which just goes to prove that we English speakers really are rubbish when it comes to using the subjunctive!

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Usate Google per aiutarvi con i vostri studi della lingua? Faccio così, ed il sito posso essere molto utile in molti modi diversi. Cosa voglio dire di 'usare Google?' Beh, se sto provando a scrivere un post e non so come costruire la frase giusta, spesso l'inserisco in Google.it, e conto il numero dei risultati. Poi inserisco una frase alternativa, e faccio un altro conto, e di solito uso la frase che ha il più risultati.

Uso un esempio per illustrare. Se si scrive la frase 'devo provare DI' in Google.it, ci sono 2.600.000 risultati, ma se si scrive la frase 'devo provare A' ci sono 6.600.000 risultati, che suggerisce che la preposizione corretta di usare con il verbo 'provare' è A.

Naturalmente, insieme a qualsiasi strumento popolare, si deve usarlo con prudenza. Se andate a Google.com e inserite 'If I were rich I'd be a lot happier', trovete 182.000 risultati, ma crescono a 951,000 i risultati se inserite la frase alternativa 'If I WAS rich I'd be a lot happier'. Questo per dimostrare quanto sono incapaci gli inglesi di usare il congiuntivo!

martedì 6 gennaio 2009

Il Mio Inglese (Blog recommendation)

Hi, everyone!

This is just a short post to tell all my Italian readers that I've found a fabulous new site to help you with your English, called Il Mio Inglese. I fear that this site will be much more useful to you than my blog and so you'll all desert me...but I guess that's OK if it helps you with your English studies!

Actually, in my opinion sites like this are also useful for us English students of Italian, and I'm sure that I'll find lots of useful tips on the site to help me with my Italian. I'm off now to read through their archived posts!

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Ciao a tutti!

Questo è solo un breve post per far sapere a tutti i mie lettori italiani che ho trovato un nuovo sito meraviglioso per aiutarvi con il vostro inglese, che si chiama Il Mio Inglese. Temo che questo sito sia molto più utile per voi che il mio, e come risultato mi abbandonerete...ma penso che questa conseguenza vada bene se vi aiuti con i vostri studi.

In realtà, secondo me i siti di questo tipo sono anche utili per noi studenti inglesi d'italiano...sono sicura che anch'io possa trovare i suggerimenti utili sul questo sito per aiutarmi con il mio italiano. Sto per andare a leggere tutti il loro archivio!

giovedì 1 gennaio 2009

Happy 2009 - and musings on colds, mimicry, rote learning and intelligent robots!

Happy 2009!

I’ve welcomed in the new year with a cold, and thinking about that got me thinking about the myriad different ways in which native speakers express themselves.

If someone asked me how I was feeling, I could tell them about my cold in one of half a dozen different ways.

I could go for the no-frills factual approach and simply reply: “I’ve got/I have a cold”

Or, depending on my relationship with the enquirer, I could add an adjective to spice things up a little: “I’ve got a slight/heavy/stinking/streaming/rotton/bastard of a cold.”

Or (being female) I could add a little dig at men by saying: “I’ve got a slight cold…but at least it’s not man flu!” (thus succinctly expressing the widely-held female viewpoint that men never think they have the common cold, but always complain of being stricken down by flu).

Alternatively, I could avoid the word ‘cold’ entirely and say “I’m a bit under the weather” or “a bit below par” or “a bit poorly”.

Or I could just describe my symptoms, by replying: “Oh, I’m a bit bunged up” or “Oh, my nose is a bit blocked at the moment” or something similar.

The reason I’m talking about this at all is that it illustrates just how many different ways native speakers can express essentially the same concept without even thinking about it. And, as a language student, I need to keep that in mind when I’m trying to express myself in Italian.

Many language students get hung up on trying to speak sentences exactly as they’ve been taught to say them by books or teachers. It’s a sure-fire way of sounding stilted and unnatural because native speakers simply don’t say things exactly the same way every single time they say them.

Learning any language by rote is doomed to fail because that’s simply not how native speakers learned the language as children. When you’re a child you begin by simply mimicking what you hear around you, and over time you develop an intuitive feel for what sounds right and what sounds wrong. Adult learners need to try to master a foreign language in the same way, starting off with mimicry and then developing that natural ‘feel’ for the language.

However, if you’re learning English and you’re not yet ready to take off the training wheels, I’ve found a great website for you (especially if you want to speak English with an American accent.) The website is called 365 ESL Short Stories, and it not only contains the 365 short stories of the title (each with an audio file and full transcript) but also has another section called Practice Speaking English with Intelligent Robots which provides students with multiple conversations covering many every-day scenarios. This is a really excellent resource, and I’m a little envious that I haven’t found anything similar for us students of Italian!

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Buon capodanno!

Ho accolto il nuovo anno con un raffreddore, e pensandoci mi ha fatto cogitare sui modi diversi in cui i nativi si esprimono.

Se qualcuno mi chieda come mi sento, potrei rispondere in molti modi differenti.

Per esempio, potrei semplicemente dire: “Ho un raffreddore!”

O, potrei aggiungere un aggettivo: “Ho un raffreddore mite/forte/puzzolente/con naso che cola ecc ecc.

O (essendo femminile) potrei tirare una frecciatina agli uomino, dicendo: “Ho un piccolo raffreddore, ma almeno non ho un ‘man flu’.” (Così esprimendo succintamente il diffuso femminile punto di visto che gli uomini non hanno mai un semplice raffreddore, ma hanno sempre l’influenza).

Come alternativa, potrei evitare completamente la parola ‘raffreddore’, e dire “Non mi sento un granché” o “non mi sento molto bene” ecc ecc.

O potrei semplicemente descrivere i miei sintomi così: “il naso sto bloccato” ecc.

I nativi esprimersi in modi diversi senza pensandoci, e come una studentessa della lingua, devo tenere questa cosa a mente quando sto provando a esprimermi in italiano.

Molti studenti provano a parlare le frasi in una maniera identica a quella che i i libri o gli insegnanti hanno prescritto. É un modo garantito di rendere il linguaggio dello studento artificioso ed innaturale, perché i nativi semplicemente non parlano così, e non si esprimono ogni volta nella stessa maniera.

Imparare una lingua meccanicamente è destinato ad affondare perché i nativi non hanno imparato la lingua così da bambini. Quando si è un bambino, si comincia con imitare le parole che si sente, e col tempo si sviluppa una facilità intuitiva per le frasi che sembrano giuste, e quelle che sembrano sbagliate. Gli allievi adulti devono provare a fare così, cominciando con la mimica e poi sviluppando quello talento per la lingua.

Comunque, se state imparando inglese e non vi sentite ancora in grado di togliere le rotelle, ho trovato un sito meraviglioso per voi (sopratutto se vi piace parlare inglese con un accento americano). Il sito si chiama 365 ESL Short Stories, e non solo contiene le 365 storie del titolo (ognuno con un file audio ed una trascrizione completa) ma anche ha una sezione che si chiama Practice Speaking English with Intelligent Robots, che contiene molte conversazioni sul diversi soggetti. Questa è veramente una risorsa fantastica, e mi sento un po’ invidia che non ho ancora trovato un sito simile per noi studenti d’italiano!